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al testo di Marina Pacifici
Ultimo girone
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Le porte dell’inferno s’aprono nello sferragliare d’un enorme cancello verde.
Pochi passi disperati varcano la soglia e la Speranza nell’ultimo battito d’ali nel filo spinato della psicosi prigioniera si perde.
Ultimo girone d’inferno.
Esule il sole soltanto ghiaccio, eterno inverno nel gemito del vento.
Un lungo corridoio senza fine né luce, muffa nel tenebroso seminterrato. Soltanto grida, inferriate di ruggine, pareti imbottite.
Fra mura bianche dimenticate creature spettrali s’aggirano inquiete nella muta alienazione l’urlo di Munch, le illusioni alle sponde del letto legate.
Dilegua la Speranza nell’ultimo girone dell’oscuro male celato.
Le porte dell’inferno all’ombra di desolati faggi di lacrime e passi senza ritorno costellato.
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